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Ristrutturazione del bagno: tutto ciò che c’è da sapere

Se dopo un’attenta analisi avete deciso che è il momento di ristrutturare il bagno in questo articolo vogliamo darvi tutte le informazioni necessarie per poter intraprendere questo percorso in modo consapevole.

Dopo aver descritto le tempistiche, i costi e le autorizzazioni necessarie per procedere alla ristrutturazione, vedremo alcuni spunti e suggerimenti particolarmente utili, terminando con 4 piccoli segreti sulla ristrutturazione che nessuno mai dice.

Tempistiche ristrutturazione bagno

L’aspetto che spaventa maggiormente, quando si parla di ristrutturazione del bagno, sono le tempistiche. Tutti temono che i tempi possono allungarsi incredibilmente a causa di imprevisti, valutazioni errate e intoppi.

Tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutare ad evitare questa problematica: in primis affidarsi ad una ditta seria.

In secondo luogo, ordinare i materiali in anticipo permette di far guadagnare tempo in termini di consegna e disponibilità dei materiali.

In generale stabilire l’esatta durata della ristrutturazione non è semplice, poiché molto dipende dalla grandezza del bagno e dai lavori che vogliamo eseguire. Solitamente,  il rifacimento totale di un bagno di piccole dimensioni non va oltre una settimana, per quelli più grandi i tempi si dilatano fino ad un paio di settimane.

Un sopralluogo della ditta per le ristrutturazioni può essere utile per capire la quantità di tempo necessaria per ogni lavoro che desideri mettere in essere.

Costi di ristrutturazione per il bagno

Come per le tempistiche, anche i costi sono variabili e non può essere fatta una stima universale.

I fattori che incidono sul prezzo sono molteplici: le dimensioni, le finiture e i sanitari hanno senza dubbio un ruolo centrale. Più il bagno è grande più i costi aumentano, lo stesso discorso vale se preferiamo finiture ricercate o sanitari su misura.

Un altro elemento riguarda l’entità della ristrutturazione: se si opta per la realizzazione di un restyling totale, cambiando piastrelle e pavimenti, il costo finale sarà più alto rispetto al semplice rinnovo degli accessori; se la ristrutturazione è parziale e riguarda tubature e impianti, conservando gli arredi, il prezzo si riduce sensibilmente.

Un ulteriore fattore da non sottovalutare è l’accessibilità. Se l’appartamento si trova al piano terra con affaccio sul cortile, gli interventi sono più facili. Se invece si trova nei piani alti in un palazzo senza ascensore, trasportare il materiale diventa più difficile e quindi il preventivo della ditta potrebbe aumentare.

Ristrutturazione del bagno: autorizzazioni e permessi necessari

Autorizzazioni e permessi

Una variabile da analizzare con attenzione per evitare problemi burocratici, multe e sanzioni, riguarda la necessità di autorizzazioni e permessi.

Qualora i lavori di ristrutturazione siano di manutenzione ordinaria, non è necessario alcun permesso o particolare abilitazione. Le opere che non richiedono autorizzazioni sono, ad esempio, la tinteggiatura delle pareti del bagno oppure la sostituzione delle porte e degli infissi, come anche la demolizione del pavimento e la sostituzione di tubature e sanitari.

Gli interventi di manutenzione straordinaria, al contrario, richiedono la presentazione della C.I.L.A. (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) e si tratta di interventi più invasivi che alterano il volume della casa. Le norme di riferimento per i lavori straordinari sono le seguenti:

  • Art. 3 comma 1 lettera b) del Testo Unico 380/2001: “si intendono interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”.

Il consiglio è quello di rivolgersi a un geometra esperto che possa consigliarvi come intervenire nel pieno rispetto delle normative edilizie.

Detrazioni fiscali 2019 per ristrutturare il bagno

Come accennato il rifacimento del bagno, inteso come ristrutturazione completa, ricade tra gli interventi di manutenzione straordinaria (art. 6 del Testo Unico sull’Edilizia).

La ristrutturazione del bagno rientra quindi tra le opere soggette a detrazione fiscale per le ristrutturazioni al 50 %.

Facciamo un esempio pratico per capire cosa si intende con questo termine, che potrebbe risultare nebuloso ai non esperti nel settore.

Immaginiamo di ristrutturare il bagno e di spendere 10.000 €. Oggi l’Agenzia delle Entrate restituisce il 50 % in detrazioni Irpef. Ciò significa che i 5000 € (50% di 10.000) non saranno versati nel conto corrente del beneficiario, ma saranno scalati dalle tasse future, in più rate annuali.

L’importo massimo di spesa, ammessa al beneficio delle detrazioni per ristrutturazione, è di euro 96.000. Per cui, l’ammontare massimo della detrazione è di 48.000 euro in 10 rate annuali.

Inoltre, solo se la fornitura dell’impianto è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto, quindi l’impianto viene acquistato dalla ditta installatrice, avete diritto ad un’IVA al 10% e non al 22%.  L’impresa, in questo caso, acquisterà i prodotti dal fornitore con l’IVA al 22% e poi applicherà al committente l’IVA al 10% (andando quindi in “credito d’IVA” nei confronti dello Stato).

Non dimenticate questa piccola, ma fondamentale raccomandazione: effettuate il pagamento ai professionisti tramite bonifico bancario.

Per beneficiare del bonus, è necessario indicare precise causali. La corretta dicitura della causale dovrebbe essere del tipo:

“Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del DPR 917/1986 – Pagamento fattura n. ___ del ___ a favore di ___ partita Iva ___”.

Fortunatamente molte banche hanno predisposto dei bonifici pre-compilati. Sicuramente attraverso la home-banking troverete questo servizio.

Idee e spunti per rinnovare il bagno

Dopo aver analizzato tutti gli aspetti burocratici e amministrativi, è importante considerare anche la progettazione del bagno.

Nel momento in cui decidiamo di ristrutturare il bagno, per non arrivare a pentirci delle scelte fatte a lavori conclusi, è bene valutare alcune caratteristiche che possono potenziare alcuni aspetti della stanza o aumentarne le dimensioni, se si tratta di un ambiente piccolo.

Segue qualche suggerimento.

La luce

Una casa luminosa è importante, nel bagno ancora di più.  Molto spesso questo ambiente è di dimensioni ridotte, pertanto avere una buona luce è fondamentale per mettere in evidenza punti particolari, ma soprattutto consente di far apparire l’ambiente più grande di quello che è.

Per enfatizzare questa sensazione, i rivestimenti devono essere chiari (si va dal bianco al crema). Chi ama i colori pastello, molto di tendenza in questo periodo, invece di cambiare le mattonelle può decidere di verniciarle ottenendo un duplice vantaggio; non solo si avrà un risparmio sui costi, ma nel caso in cui le tinte trendy dovessero cambiare basterà una semplice pennellata e il bagno sarà come nuovo.

L’illuminazione 

Luce ed illuminazione sono due elementi complementari.

La luce artificiale è molto importante all’interno del bagno: serve per avere un ambiente ben illuminato ma nello stesso tempo rilassante. Scegli quindi un lampadario centrale che richiami lo stile del bagno, da quello minimal per un ambiente moderno a quello più caratteristico per un bagno in stile provenzale.

Negli ultimi anni, la scelta ricade spesso sui faretti LED, i quali riescono a illuminare in modo maggiore, soprattutto davanti allo specchio.

Quale donna non desidera avere un po’ di luce in più per truccarsi e quale uomo non vuole evitare di tagliarsi durante la rasatura?

Il pavimento 

Se particolarmente rovinato, è arrivato il momento di rinnovare il pavimento. Come per le piastrelle, è consigliato scegliere tinte non troppo scure.

Importanti sono anche la facilità di pulizia, il livello di resistenza della piastrella e il grado di scivolosità.  Il pavimento del bagno è spesso bagnato per cui il rischio di scivolare e cadere è alto, soprattutto se in casa ci sono bambini e anziani. Una soluzione semplice ed economica è scegliere pavimenti in resina o in gres porcellanato: facili da applicare, possono essere personalizzati e resistono nel tempo.

Sanitari e rubinetti

I sanitari sono in grado di conferire all’ambiente un’immagine completamente diversa.

Dai classici a quelli più moderni, fino ai modelli sospesi. La scelta è ampia e non dobbiamo fare altro che abbandonarci ai nostri gusti.

Se si dispone di un bagno di piccole dimensioni, un’idea potrebbe essere quella di sostituire la vasca con la doccia. Per avere un effetto Spa, potete decidere di installare un soffione dell’effetto cromoterapia in grado di regalarvi il giusto relax anche in doccia.

Chi non è disposto a interventi impegnativi, può decidere di cambiare solo i rubinetti. Retrò sono perfetti per chi ama lo stile vintage, squadrati sono la scelta irresistibile per chi preferisce uno stile moderno.

Arredi e accessori

Per avere un bagno sempre in ordine è fondamentale scegliere arredi pratici e funzionali.

Il lavabo deve essere in linea con lo stile del bagno. È importante considerare non solo l’estetica, ma anche la tipologia di materiale. Normalmente è bene che il lavandino sia capiente e profondo; se si presentasse la necessità di altri ripiani è possibile optare per mensole o pensili dai colori chiari.

Lo specchio è il punto focale della stanza, in grado di dare profondità e luce all’ambiente. Dal modello con cornice per uno stile retrò a quello essenziale per un arredo minimal, l’importante è che sia grande e ben illuminato.

Per gli amanti della natura che non rinunciano a un tocco green anche in bagno, le piante sono la scelta indispensabile, colorate, piene di fiori o sempreverdi, sono i dettagli indispensabili per dare un tocco in più alla stanza.

Ristrutturazione del bagno: 4 segreti che non ti dice nessuno

4 segreti che nessuno dice sulla ristrutturazione del bagno

Le ristrutturazioni di qualsiasi tipo sono un processo scoraggiante, ma quando si tratta del bagno – uno spazio che deve essere sia iper-funzionale che sereno, pratico e (idealmente) un po ‘di lusso – la posta in gioco sembra in qualche modo più alta. Ci sono un milione di decisioni da prendere lungo la strada e spesso non si conoscono tutti i fattori.

Ecco dunque i 4 segreti che nessuno dice quando si tratta di ristrutturazione del bagno:

1. Non aspettarti che la ditta sia sulla tua stessa lunghezza d’onda

La chiarezza non è mai troppa quando si tratta di ristrutturazioni, campo in cui spesso le esigenze del cliente possono essere soggettive e discutibili.

  • Assicurati di aver spiegato alla ditta che seguirà i lavori di ristrutturazione tutti gli elementi per operare in modo corretto: le tue esigenze, l’effetto che vuoi ottenere, lo stile che desideri, ecc…
  • Pensa alla ristrutturazione come ad un intervento chirurgico: per evitare di operare il ginocchio sbagliato, assicurati – poi assicurati di nuovo, poi di nuovo, poi un’ultima volta – che il ginocchio (o il bagno) corretto sia segnato e concordato

2. Ristrutturare il bagno costa più di quello che pensi

Purtroppo i costi da sostenere per ristrutturare il bagno non sono bassi. Secondo la National Kitchen and Bath Association (NKBA) il costo medio di una ristrutturazione del bagno è stato di $ 11.364 nel 2016. Una ristrutturazione di base di basso livello con materiali meno costosi o swap più piccoli potrebbe andare da $ 1.500 a $ 5.000, mentre un rinnovamento completo potrebbe arrivare fino a $ 23.000.

NKBA stima che, suddiviso, la maggior parte di questo costo provenga da infissi e impianti idraulici (circa il 29 %), seguiti da contatori e superfici (21 %), manodopera (20 %) e mobili (16 %).

3. Luci gradevoli richiedono una progettazione adeguata

I bagni sono spesso di ridotte dimensioni, oscuri e pieni di specchi; questo comporta una illuminazione da gestire in modo attento. Il modo più semplice per illuminare un bagno è una singola luce diffusa al centro del soffitto. Hai un bagno già abbastanza luminoso? Un paio di applique dovrebbe essere sufficiente.

Stai pensando ai downlight da incasso nel soffitto? Ricordati di posizionarli con cura: evitare l’installazione diretta su controsoffitti di colore chiaro (poiché riflettono le luci) e posizionarli vicino al muro su un mobile per massimizzare la luce quando si guarda allo specchio.

Per chi trascorre molto tempo in bagno usando lo specchio è possibile considerare l’implementazione di lampade fluorescenti verticali su entrambi i lati dello stesso.

4. Le prese elettriche 

Nel bagno, il rischio legato alla sicurezza domestica e all’incolumità delle persone cresce esponenzialmente per la presenza di tubazioni e fonti d’acqua. Il rischio di getti e schizzi, l’accumularsi di vapore acqueo ad alta temperatura e l’uso contemporaneo di apparecchi elettrici ad alto voltaggio (asciugacapelli,  stufette, scaldabagno, rasoi, piastre per capelli, ecc…).

Dal punto di vista pratico, ci sono alcuni consigli basilari utili, che andiate o meno a ristrutturare il vostro impianto elettrico in bagno.

La prima regola da seguire è quella di utilizzare un solo apparecchio per ciascuna presa di corrente. È infatti risaputo che l’utilizzo di ciabatte e prese multiple, connettendo diversi dispositivi elettrici alla stessa presa, aumenta esponenzialmente il rischio di sovraccarico e di cortocircuito. Ne consegue che un punto presa sovraccarico possa surriscaldarsi e rischiare di essere causa di incendi, distacchi di energia e danni all’impianto.

La regola di base per la disposizione delle prese elettriche in bagno è che queste vengano posizionate ad una distanza minima da terra, dalla vasca e dalla doccia. Questa distanza è fissata in 110 centimetri da terra, sia per i locali bagno che per la cucina.

Oltre alle prese è importante stabilire preventivamente anche la disposizione di interruttori luce, punti luce e zone dove disporre di apparecchiatura di alimentazione. Questa operazione deve essere effettuata con l’aiuto di un tecnico installatore specializzato, in grado di rilasciare al termine dei lavori una dichiarazione di conformità dell’impianto.

Oltre alle questioni normative basilari, il personale qualificato è infatti l’unico in grado di valutare le caratteristiche e le modalità di installazione dei singoli apparecchi elettrici, nonché di soddisfare tutti gli adempimenti amministrativi relativi.

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